Anche quest'anno trascrivo fedelmente il testo inviatomi da Matteo Z., ricco, come sempre, di ottimi suggerimenti di lettura.
"Come ogni anno è giunto il momento tanto atteso dell'assegnazione del "Libro d'oro 2008" ovvero il mio oscar personale al miglior libro letto nel corso dello scorso anno.
Quest'anno la scelta è facile e non per la scarsa qualità dei libri letti - anzi ce ne sono molti che meritano una citazione - ma per l'assoluto valore dell'opera vincitrice. Nel momento stesso in cui ne terminai la lettura piu' di 6 mesi fa, ebbi la chiara sensazione che ben difficilmente avrebbe potuto essere superato. Il premio 2008 va quindi a "Everyman" di Philip Roth. In un libro di poco piu' di cento pagine, Roth riesce a dare voce e concretezza alle angosce, alle paure, ai sentimenti di ogni uomo nella sua quotidiana battaglia contro la morte, contro la propria finitezza. E' un esercizio difficile e lucidissimo sempre in bilico fra angoscia - nella malattia, nella vecchiaia - e consolazione nell'attaccamento alla vita come negazione della morte e a cio' che comunque puo' continuare ad offrire. Vi si ritrova il tema dell'importanza del corpo e della fisicità che Roth aveva già toccato magistralmente in Pastorale Americana: "(…) l'incanto irresistibile che continuiamo ad esercitare, fino alla fine, con la superficie del nostro cormpo, si dimostra (…) la cosa piu' seria che c'é nella vita. Il corpo del quale uno non si puo' spogliare per quanti sforzi faccia, del quale é impossibile liberarsi fino alla morte."
Mi piacerebbe citare almeno un'altra decina di libri. Cerco di limitarmi e segnalo , "La strada" un altro capolavoro di Cormac McCarthy, "Colpi al cuore" esilarante romanzo in cui il finlandese Kari Hotakainen supera se possibile la maestria nel far ridere del suo connazionale Arto Paasilinna e "Sardinia Blues", stilisticamente interessantissimo, di Flavio Soriga. Per chi ama viaggi ed avventure imperdbile "La tenerezza dei lupi" di Stef Penney. Infine l'evento giornalistico-letterario (e cinematografico) dell'anno : Gomorra di Saviano"
Albo d'oro :
1992 Cien años de soledad - G. Garcia Marquez
1993 Confieso que he vivido - P. Neruda
1994 La guerra dei poveri - N. Revelli
1995 Il lungo cammino verso la liberta' - N. Mandela
1996 Il libro dell'inquietudine - F. Pessoa
1997 Las venas abiertas de America Latina - E. Galeano
1998 L' idiota - F. Dostoievskij
1999 La conquista dell' America - T. Todorov
2000 Ebano - R. Kapuscinsky
2001 Le particelle elementari - M. Houellebecq
2002 La famiglia Winshaw - J. Coe
2003 Pedigree - G. Simenon
2004 Aspettando i barbari - J.M. Coetzee
2005 Le correzioni - J. Franzen
2006 Le fate dell'inverno - S.Mannuzzu
2007 Infedele - Ayaan Hirsi Ali
2008 Everyman - Philip Roth
E da quest'anno c'è anche il film d'oro, ossia i migliori film visti da Zack nel 2008.
2 commenti:
Sono d'accordo: un ottimo libro! Anche se, mio giudizio, più che della morte, questo romanzo parla dell'invecchiamento, del deterioramento fisico - sentirsi imprigionati in un corpo che non si riconosce più come il proprio, non piacersi e non piacere più. In questo senso zack ha ragione nel dire che è un libro borghese: la paura del cadimento estetico lo è sicuramente - ma è una paura che abbiamo in molti
come ho già detto altre volte, everyman (voto 6) non mi fa impazzire. roth ci ricorda che siamo morti che camminano però il tema mi sembra trattato con un approccio da borghese egoista in crisi esistenziale, non particolarmente originale. forse sarebbe stato un capolavoro scritto 100 anni fa, oggi non so... tra i libri che citi ce sono almeno due che secondo me meritavano di più l'ambito riconoscimento: gomorra (voto 8) e la strada (voto 8), visionario, poetico, molto affine allo spirito dei tempi.
gomorra merita anche il film d'oro.
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