domenica 4 gennaio 2009

Camilleri, La gita a Tindari

"I romanzi gialli, da una certa critica e da certi cattedratici, o aspiranti tali, sono considerati un genere minore, tant'è vero che nelle storie serie della letteratura manco compaiono"
"E a te che te ne fotte? Vuoi trasìre nella storia della letteratura con Dante e Manzoni?"




Un giovane viene ucciso davanti al portone di casa, due anziani coniugi, residenti nello stesso palazzo, scompaiono misteriosamente dopo una gita domenicale a Tindari: Montalbano indaga e, grazie anche alle abilità informatiche di Catarella, riesce a stabilire un legame tra i due eventi e a smascherare una pericolosa organizzazione criminale.
Nel frattempo: Mimì Augello (il vice di Montalbano) medita di trasferirsi a Pavia per amore, ma Montalbano riesce a sventare l'amore e il trasferimento, presentandogli la bella Beatrice; ricompare Ingrid - che, forse, passa una notte d'amore con l'ispettore. Forse.

Divertente e di piacevole lettura, scritto in un frizzante "sicitaliano", ambientato in una Sicilia succulenta (come i piatti della "cammarera" Adelina) e, a tratti, di una bellezza selvaggia.

Però qualche aspetto della trama non mi convince del tutto - in particolare non è del tutto chiara la ragione del triplice omicidio (in fondo Nenè e il dottore si conoscevano già): certo, la posta in palio era altissima e, forse, nella "vita vera" si uccide anche per meno.

Magistrali i dialoghi tra Montalbano e il vecchio boss mafioso - tutti accenne, metafore e mezze parole.

Di Andrea Camilleri è recensito anche su questo blog L'odore della notte e sul blog di Zack La vampa d'agosto

A tutti i fan di Camilleri/Montalbano segnalo il simpatico sito Vigata

1 commento:

Teoz ha detto...

Anche io ci ho messo un po' ad arrivare a Camilleri ed a Montalbano in particolare. Fondamentalmente per una stupida questione di stupido snobismo culturale...mi dicevo che un autore che vende tanto non puo' essere cosi' interessante. Poi fortunatamente ho ceduto ed ora sono un fan incondizionato di Montalbano (ancor piu' che di Camilleri) che leggo regolarmente tutto di un fiato. Aldilà del personaggio - anzi dei personaggi - é assolutamente straordinario. Le mie espressioni preferite ?

1) Me ne catafotto
2) Piove alla assuppaviddrano