martedì 11 dicembre 2007
Lisbona
Tutti dicono di Lisbona che è una città stupenda, dal fascino decadente.
Hanno ragione.
Mi è piaciuto:
perdermi per i vicoli, le macerie e le case variopinte di azulejos (le pialestrelle di ceramica smaltata) dell'Alfama
riposarmi davanti alla città nei tanti miradores, o al castello, oppure davanti al mare (anzi, davanti all'estuario del Tago)
bere la ginjinha (un liquore a base di una specie di ciliegia, che assomiglia molto al mirto) da Eduardino (in rua Portas de Santo Antao, o giù di lì)
vagare di notte tra i numerosissimi e affollatissimi locali e bar del Bairro Alto - a chiaccherare coi portoghesi e a bere vino e birra a prezzi irrisori
mangiare nelle tascas - osterie, anzi bettole, che servono cucina casalinga (arringhe, maiale, ma soprattutto baccalà) - tra le tante:
O Carvoeiro (calcada de Sao Vincente 70) - buonissimo, anche se un pò salato, il porco alentejano (ossia maiale con vongole)
e, soprattutto, O comforto (rua Pocos dos Negros 155), stile povero anni '70, sembra una mensa popolare, con tanto di anziani pensionati incantati davanti alla televisione e bambini scorazzanti - imperdibile!
Un pò deludente invece la tanto decantata Cerveceria da Trinidade (in rua nova da Trinidade) - il locale è decisamente suggestivo, ma la cucina non era all'altezza delle aspettative - sarà che ho scelto il piatto tipico: açorda de gambas, una pappetta di pane, cipolla e gamberi - non cattiva, ma terribilmente pesante.
Ottimi anche i risoranti etnici:
il brasiliano Comida de Santo (in calcada E. Miguel Pais) e
il capoverdiano, Sao Cristovao: piccolo, accogliente e familiare, piatti basici ma saporiti (dopo tanti anni ho mangiato di nuovo la Cachupa: era diversa da tutte le altre, e in ciò identica ad ogni altra cachupa che ho assaggiato a Capo Verde).
I prezzi dei ristoranti sono davvero contenuti e non è difficile trovare anche alberghi economici - noi stavamo al Residencial Florescente (rua Portas de Santo Antao): centrale e comodo, ma la stanza era davvero piccola e il letto lillipuziano (per persone sotto il metro e 70).
Il clima è fantastico: i primi di dicembre c'erano 16/19 gradi - a mezzogiorno si stava in maniche corte, la sera si poteva cenare e bere fuori - anche se a tratti saliva una fredda brezza marina.
Ecco altre foto
e un altro racconto di viaggio
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3 commenti:
sono molto attirato dalle azulejos... mi ha detto un'amica che da quelle parti c'è una chiesa con una cappella fatta con ossa di monaci. Ho visto anche le fote: una cosa mostruosa.
posto magnifico, come la Ginjinha...
lo sapevo che vi sarebbe piaciuta Lisbona!!
Quanto alla cappella di ossa di cui parla il vostro amico, io l'ho vista: è ad Evora. In effetti è un posto da brividi. Più che altro, è inquetante la precisa e studiata disposizione dei teschi e delle ossa..ossessivo compulsiva! Baci V.
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